Il Mosè e il mondo della cultura


In occasione del Progetto Mosè, per ampliare la riflessione sulla figura e il significato della statua di Mosè e della intera Sepoltura di Giulio II, fu organizzato all'Accademia di San Luca a Roma il convegno internazionale (in diretta anche sul sito web) “Mosè: Conflitto e Tolleranza” nel quale si confrontarono con un approccio interdisciplinare intellettuali come James Hillmann, Adriano Prosperi, Ch. L. Frommel, Alberto Abbruzzese, Massimo Cacciari, Gillo Dorfless e Andrè Chouraqui

Fu solo la prima di una serie di iniziative finalizzate a raccontare il Mosè attraverso l’arte e la cultura. Fu inoltre commissionata al compositore Michael Nyman un’opera musicale per quartetto d'archi e voce, presentata al Teatro Argentina nell'autunno del 2001, e al grande fotografo Helmut Newton una serie di scatti fotografici che offrirono una lettura iconografica nuova della statua e del Monumento.

A conclusione di tutto questo ciclo di iniziative, Michelangelo Antonioni fu chiamato a girare il cortometraggio dal titolo “Lo sguardo di Michelangelo” che nel 2004 fu proiettato nei maggiori festival internazionali e che diede una nuova memorabile interpretazione della scultura di Michelangelo.

La cura di IGT verso questo monumento continuò negli anni successivi con il finanziamento di una pubblicazione scientifica affidata agli studiosi di Michelangelo che avevano contribuito al restauro e che avevano raccolto e riordinato tutto il materiale emerso nei secoli precedenti.

Il libro edito da Jaca Book, con il titolo “Michelangelo il marmo e la mente” e curato da Ch.L. Frommel, A. Forcellino, M. Forcellino, C. Echingen Maurach, ha visto la luce nel 2014 ed è stato tradotto in francese, tedesco e inglese, con il contributo della Getty Foundation a riconferma dell'alto valore scientifico delle conoscenze prodotte da questo restauro e dalle attività che intorno ad esso si sono susseguite per almeno un quinquennio.