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L’arrivo inaspettato della pandemia ad inizio 2020 ha inciso sulle vite di tutti, cambiandone l’approccio alla quotidianità, al lavoro e anche al mondo dell’educazione, primaria, secondaria e universitaria.
Gli atenei universitari e in particolar modo le facoltà di medicina si sono ritrovati a fronteggiarne le conseguenze, fra un mutamento dell’approccio accademico e una nuova gestione del periodo di formazione.
Considerando per di più i cambiamenti determinati dall’onda pandemica e la necessità di rispondere alle urgenti richieste di assistenza sanitaria delle regioni, offrendo un supporto concreto e sul campo, vediamo come le modalità di apprendimento e formazione abbiano subito una decisa virata in una direzione sempre più pratica, operativa e sul campo.
Il contributo di IGT per gli studenti del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico
In questo spaccato, risulta chiara la necessità di supportare gli studenti degli atenei italiani nel proprio percorso di crescita individuale, contribuendo indirettamente all’affermazione del Paese come polo di ricerca e innovazione a livello internazionale.
Ed è qui che è entrata in gioco IGT, da sempre impegnata al sostegno delle generazioni del futuro e nella formazione dei più giovani per le professioni del domani, che ha offerto il proprio contributo per restare al fianco degli studenti del Campus Bio-Medico del Policlinico Universitario.
Un supporto significativo per 211 studenti specializzandi durante il loro biennio formativo che, al fianco dei docenti, hanno avuto l’occasione di arricchire le proprie competenze con l’esperienza pratica, attraverso numerosi progetti di ricerca, studi su diagnosi e terapie in corso nell’Ateneo.
Un’esperienza, prima di tutto, sul campo
Per gli studenti del Campus Bio-Medico, questi mesi, hanno rappresentato una sfida e un’incredibile opportunità per apprendere e agire sul campo. Il centro, infatti, dal 1° novembre 2020 è stato convertito per la seconda volta in Covid Center. Qui, gli studenti hanno affiancato i medici nel trattamento e gestione della crisi pandemica, mettendo le loro competenze alla prova.
Confrontandosi con la realtà dell’emergenza sanitaria nazionale e con un approccio prima teorico e poi pratico, i tirocinanti hanno potuto approfondire varie materie in modo inedito, con grande attenzione e interesse. Come sottolinea il Prof. Raffaele Antonelli Incalzi, Responsabile dell’Unità Operativa di Medicina Interna, Geriatria e Medicina Covid: “L'assistenza al malato Covid è decisamente innovativa e formativa per gli specializzandi e rende tangibile la loro straordinaria crescita professionale e umana”.
Il tirocinio in prima linea: la testimonianza degli studenti
L’impegno di IGT in Italia per il supporto alle generazioni del futuro
L’iniziativa si inserisce in una serie di progetti che hanno visto l’azienda impegnata su più fronti per la formazione dei più giovani e la costruzione del loro futuro.
High Tech High School per esempio, grazie a due edizioni di successo, ha fornito ai ragazzi fra i 14 e 18 anni la possibilità di acquisire competenze digitali, come coding, primitive grafiche, linguaggio java script, arte generativa e molte altre materie, attraverso l’erogazione di laboratori gratuiti ad alto contenuto tecnologico
Il progetto Seguiamo La Cometa, invece, ha accompagnato i ragazzi fra i 14 e 17 anni della Scuola Oliver Twist dell’Associazione Cometa durante l’intero ciclo formativo nei corsi di falegnameria, tessile e ristorazione, fino all’inserimento nel mondo del lavoro.
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