Accorciamo le distanze dell’apprendimento


compiti@casa contrasta la dispersione scolastica fornendo gratuitamente sostegno nello studio agli alunni in difficoltà delle scuole secondarie di primo grado. Con il supporto di studenti universitari nel ruolo di tutor.

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Curare la fragilità educativa con un programma di sostegno allo studio a distanza. Questo l’obiettivo di compiti@casa”, il progetto rivolto agli studenti della scuola secondaria di primo grado con difficoltà di apprendimento che IGT, da anni impegnata a supportare i giovani nella costruzione del proprio futuro, sostiene insieme alla Fondazione Alberto e Franca Riva in partnership con la Fondazione De Agostini e l’Università degli Studi di Torino ideatori e promotori del progetto.

La povertà educativa è uno dei principali fattori che produce diseguaglianze: i più colpiti sono i bambini e gli adolescenti che vivono in contesti sociali difficili a rischio di povertà assoluta, situazione in cui in Italia si trova attualmente il 14,2%,  dei minori (dati Istat 2021 – fonte Dipartimento per la politica della Famiglia – presidenza del Consiglio dei Ministri). Un disagio economico che si traduce spesso in divario educativo: i ragazzi in situazioni economiche difficili hanno meno opportunità di realizzazione personale e di successo scolastico rispetto ai loro coetanei con situazioni economiche migliori.

A seguito della pandemia Covid 19 inoltre più di 8,5 milioni di studenti sono stati costretti a interrompere la frequenza scolastica, aggravando ulteriormente le disuguaglianze di base.

Un’azione concreta per raggiungere gli alunni invisibili

compiti@casa vuole essere un’azione concreta per contrastare la povertà educativa e la dispersione scolastica e sostenere gli alunni nello studio, attraverso la didattica a distanza ed il coinvolgimento di studenti universitari in qualità di tutor. Giunto alla terza edizione, l’iniziativa riparte da Istituti scolastici di quartieri periferici di Milano, Torino, Novara, Roma, Napoli e si estende a Palermo.

Attraverso attività di studio pomeridiano di 2-4 ore settimanali, l’iniziativa intende fornire sostegno e accompagnamento gratuiti ad alunni delle scuole secondarie di primo grado con difficoltà nell'apprendimento dell'italiano, della matematica e delle discipline scientifiche, che, non avendo certificazioni relative ai loro disturbi, non possono beneficiare del sostegno a scuola né di percorsi mirati e sono quindi a rischio esclusione e dispersione scolastica (alunni invisibili).

Gli incontri di studio, pensati come un rapporto dedicato di 1:1 o in taluni casi di 1:2,  sono tenuti da studenti dell’Università degli Studi di Torino, del Politecnico di Torino, dell’Università del Piemonte Orientale, tutor selezionati tramite un apposito bando, opportunamente formati e remunerati dall'Università. Nuove - e giovani - figure di riferimento, quindi, che in un’ottica di peer education non solo portano novità in termini di metodologie e contenuti, ma sono capaci di accorciare le distanze comunicative e di amplificare gli effetti del supporto a distanza, facendo leva sulla costruzione di un rapporto di fiducia e reciprocità.

Per le video-lezioni in sincrono e per la condivisione dei contenuti interattivi tutor e studenti hanno a diposizione una piattaforma digitale, progettata e realizzata per il progetto dall’Università degli Studi di Torino. Inoltre, i ragazzi sono supportati nel colmare il digital divide che la situazione di emergenza sanitaria ha contribuito ad incrementare.




Coinvolgimento generazionale

Importante è anche il coinvolgimento di 36 docenti dell’Università e delle scuole di appartenenza. Quest’ultimi in particolare partecipano sia nella fase di individuazione dei ragazzi da inserire nel progetto, che, soprattutto, nel progressivo e costante confronto sull’andamento del percorso. Anche le famiglie degli alunni sono coinvolte attraverso la sottoscrizione di un vero e proprio piano formativo con la Fondazione De Agostini e la scuola.

 

OBIETTIVI DEL PROGETTO

“Siamo felici di poter continuare a sostenere compiti@casa, consapevoli delle nostre responsabilità verso la società e verso le nuove generazioni che hanno davanti a sé un futuro complesso. Il progetto, facendo tesoro delle competenze digitali acquisite negli ultimi anni, vede giovani di età diverse insieme per contrastare la fragilità educativa e garantire a tutti l’opportunità di formarsi”.

Fabio Cairoli | CEO IGT Global Lottery

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