Le nuove professioni del futuro


Il domani si prospetta sempre più tech, anche per le aziende

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Nel corso del tempo la tecnologia ha determinato l’evoluzione delle epoche storiche e di conseguenza la vita delle persone. Così, il mondo del lavoro si evolverà rapidamente nei prossimi anni in una direzione sempre più tech, attraverso nuove professioni e profili altamente specializzati.
Si tratta di una rivoluzione globale che sta ridisegnando il panorama delle aziende. Entro i prossimi cinque anni, infatti, la richiesta di consulenti ed esperti soprattutto in ambito IT crescerà vertiginosamente, con la ricerca di professioni che oggi sono considerate ancora di nicchia.
Che cosa significa? Esperti in protezione di dati, esperti di blockchain, big data e IoT, sono solo alcuni esempi. Si tratta di un ambito in ampliamento nelle aziende già proiettate verso il futuro, con reparti digitali destinati a diventarne i protagonisti. Di conseguenza è facile intuire perché saranno richieste competenze settoriali approfondite, che sempre di più interessano i giovani di oggi ma soprattutto quelli di domani.  
Fra le figure più ricercate spiccano già gli esperti di blockchain, i professionisti attualmente più ricercati e meglio retribuiti su scala internazionale.

Secondo la rilevazione dell’Ocse (Organization for Economic Co-operation and Development) nel report Education at a glance, queste materie di studio attraggono gli studenti italiani in maniera ancora piuttosto ridotta. Contro una media europea del 37%, il 25% degli studenti italiani non sembra subire l’attrazione di materie tech e digitali, rispetto ad ambiti di studio decisamente più tradizionali che generano maggior interesse, come la letteratura. Causa, o forse conseguenza, di un’offerta formativa in campo tecnologico ancora piuttosto ridotta nel nostro Paese.
Con la crescita della richiesta lavorativa però, anche i percorsi scolastici dovranno adeguare la propria offerta formativa in ottica digitale, fornendo competenze mirate e ad hoc per sistemi tecnologici in parte ancora semi-sconosciuti.

Alla scoperta di nuove tecnologie: l’esperienza a Campus Party

77 edizioni di successo, 14 paesi e 3 milioni di partecipanti a livello globale.
L’esperienza di Campus Party rappresenta un’opportunità per migliaia di giovani che si approcciano al mondo del lavoro con uno sguardo proiettato alle tecnologie. A luglio, in occasione dell’ultima edizione italiana di Campus Party e all’interno dell’area della Job Factory, Lottomatica ha conosciuto numerosi talenti, presentando ai campuseros le principali competenze richieste dall’azienda in ambito tecnologico, fra big data e cybersecurity.
Fra i numerosi workshop e le esperienze interattive, presenti anche tantissimi speech, tra cui quello della Data Scientist Senior Supervisor Lottomatica Luana Paponi, che ha raccontato la sua esperienza di crescita professionale presentando l’azienda nella sua veste più tech e innovativa, sempre più improntata alle tecnologie del futuro.
Sin da piccola, racconta Luana, si appassiona ai numeri e ben presto trasforma questa propensione per la statistica in una professione, nonostante le difficoltà di un percorso di studi soppresso che la costringe a trasferirsi in Australia, facendo il grande salto. Lì, attraverso un Master in Statistica Applicata, ottiene la formazione necessaria a tuffarsi nel mondo dei big data ad un alto livello professionale.

Molti mi chiedono, “Come si fa a fare il Data Scientist?”
Beh, io fin fa bambina ho sempre avuto la propensione per i numeri applicati alla realtà. Ho sempre cercato di trovare un senso e sfruttarli per ciò in cui potessero servirmi. Un percorso accademico di tipo statistico per me è stato naturale.

Luana Paponi | Head of Big Data Solutions

Ci troviamo quindi dinanzi ad un futuro non poi così lontano, dominato da tecnologie di ultima generazione che potrebbero trasformare anche i gesti più semplici della nostra realtà quotidiana, chissà, magari con un’applicazione di augmented reality.

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