La G della quinta generazione
Se l’introduzione del 4G nel 2010 ha migliorato la capacità di scaricare dati dal telefono, l’arrivo della quinta generazione di reti mobili ha il potenziale di rivoluzionare il nostro modo di vivere, rendendo possibili applicazioni tecnologiche destinate a cambiare l’economia di molti Paesi.
Le reti ultraveloci che stanno diventando realtà possono aumentare fino a 100 volte la capacità di trasmissione dei dati, garantiscono maggiore stabilità, danno la possibilità di connettere più apparecchi contemporaneamente e hanno una latenza molto bassa, cioè riducono drasticamente il tempo di risposta del sistema. Se tutto andrà secondo i piani, la nuova rete dovrebbe cominciare a diffondersi nel giro di 4-5 anni.
Come le strade e le reti elettriche fino ad oggi hanno formato la spina dorsale della nostra industria, la rete 5G formerà un nuovo sistema linfatico in grado di abilitare una società e un’economia pienamente connesse. Questo consentirà di sviluppare su larga scala l’automazione industriale, i trasporti autonomi, l’IoT, la robotica, il lavoro da remoto, le applicazioni di realtà aumentata e altre tecnologie che richiedono a numero elevato di dispositivi di rimanere in comunicazione quasi istantanea in una vasta area geografica. Immaginate una persona colpita da infarto. Una rapida diagnosi può significare la differenza fra la vita e la morte. Oggi esistono apparecchiature per la diagnostica che, tra i vari parametri, utilizzano anche immagini ad alta risoluzione di occhi e viso per identificare le sofferenze cardiache. Ma sono macchine troppo complesse e costose per essere distribuite in dotazione alle ambulanze. La rete 5G potrebbe permettere alle ambulanze di raccogliere le immagini del paziente e inviarle in tempo reale all’apparecchiatura diagnostica in ospedale.
Rendere tutto super connesso aumenta prestazioni, rendimenti e controllo.
Una connettività più robusta e veloce come quella garantita dal 5G consentirebbe di raccogliere ancora più dati e correlarli in tempo reale per intercettare eventuali problemi prima che si diffondano sul territorio riducendo al minimo qualsiasi disservizio. In questo modo, andrebbero implementate anche connettività e capacità di analisi, migliorando soluzioni messe in pratica già oggi.
La stessa cosa varrà, ad esempio, con i veicoli a guida autonoma. E quanto potrebbe essere importante in quel caso garantire una continuità della connessione per evitare un buco nel servizio mentre il veicolo che trasporta tonnellate di merce si muove su una strada trafficata?
UNIVAQ, IGT e il Comune dell’Aquila per la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie 5G
Il 4 dicembre verrà firmato all’Aquila l’accordo tra IGT, l’Università degli Studi dell’Aquila e il Comune dell’Aquila per la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie di quinta generazione, una collaborazione che porterà alla realizzazione di sistemi innovativi soprattutto nell’ambito dei servizi al cittadino.
Un progetto che IGT porterà avanti in collaborazione con Wind Tre e ZTE presso l’Innovation and Research Center di ZTE (ZIRC) a L’Aquila, per sviluppare una evoluzione della piattaforma di ERM (Experience Relationship Management), e che permetterà un concreto miglioramento dei servizi al cittadino, sia online sia attraverso la rete dei Tabaccai. Un progetto di ampio respiro che potrà essere anche l’occasione per dare un contributo valido e concreto alla rinascita di un polo tecnologico di ricerca e sviluppo nella zona dell’aquilano. Continua a seguirci per saperne di più!